domenica 4 settembre 2011

In attesa dell'olio nuovo



Ci siamo quasi, ancora qualche settimana e nelle diverse regioni d'Italia - chi prima, chi dopo - comincera' la raccolta delle olive. Un po' di pazienza in piu', e potremo assaggiare gli "oli nuovi", e rimpinzarci di bruschette con questa scusa.
E' questo, quindi, il momento giusto per una riflessione sulla "durata" di un extravergine e sulla data di scadenza che troviamo sulle bottiglie dell'olio in commercio. 

La fa Francesco Travaglini, che non e' solo il produttore di un - ottimo - extravergine molisano, ma anche una persona abituata a pensare con la sua testa, e a fare, dire e scrivere quello che pensa. Non per puro piacere di polemica o per mero interesse commerciale, ma per coerenza.
Per legge, sulla bottiglia di extravergine va indicata una data di scadenza ("da consumare preferibilmente...") di 18 mesi da quella di imbottigliamento. Eh gia', infatti Francesco ha trovato un olio che risulta confezionato il 18 luglio 2011, e che "giustamente" o meglio legalmente, scade il 18 gennaio 2013. Peccato che quell'olio sara' stato fatto come minimo a dicembre - quindi oltre otto mesi prima  - visto che in nessuna regione italiana si raccoglie a luglio!!

Ora, e' vero che molti produttori stanno prendendo la buona abitudine di conservare l'olio sotto azoto fino all'imbottigliamento, ed e' vero anche che l'olio "scaduto" non e' pericoloso per la salute, ma certo non siamo di fronte a un caso di "tutela, garanzia e chiarezza per il consumatore". Tra parentesi, io di solito controllo la data di imbottigliamento/scadenza al ristorante per vedere se mi stanno rifilando olio rabboccato e dunque di incerta provenienza e qualita': guarda caso molto spesso l'etichetta unta e bisunta risulta "rovinata" e illeggibile proprio li' (dove risulterebbe come minimo l'annata precedente, o anche piu' vecchia, della bottiglia riciclata) . Come sempre, l'unico modo per sapere se ci stanno prendendo in giro e' annusare, e rassegnarsi a mangiare l'insalata scondita se l'olio e' rancido o peggio.

Comunque sia, da buon commerciante Francesco propone un affare che vi segnalo: visto che tra poco arrivera' il Tratturello 2011, offre quello dell'annata 2010 (ottimo, e che come dice lui andra' in pensione solo a maggio 2012) a un prezzo speciale. 

Ne approfitto per ricordare che cosa succede con il tempo all'olio extravergine: se si parte da un buon prodotto, e viene conservato bene cioe' lontano da luce e calore e in confezioni ben chiuse, tutt'al piu' perdera' un po' di piccante e di amaro, che nel caso di oli molto "aggressivi", puo' anche essere un vantaggio. Se ha una buona carica di polifenoli, dovrebbe riuscire a mantenere quasi inalterate le sue caratteristiche. In caso contrario, probabilmente diventera' un po' piatto, ma sara' ancora perfettamente utilizzabile per esempio per le cotture. Se invece viene consevato male tendera' a irrancidire, acquistando un odore e poi anche un sapore poco gradevole. Se invece l'olio era difettato in partenza, ovviamente tutti i suoi aspetti negativi diventeranno piu' marcati... e non restera' che buttarlo,  o meglio smaltirlo senza inquinare negli appositi centri di raccolta.

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