lunedì 2 gennaio 2012

Un capodanno Serendepico


Serendepico e' fare piani per andare a Londra e ritrovarti a Borgorose.
Serendepico e' trovare nuovi amici senza perdere quelli vecchi.
Serendepico e' assaggiare una cosa che sei stata convinta per anni che non ti piaccia e diventa uno dei tuoi cibi preferiti.
Serendepico e' incontrare una persona che ti fa venire voglia di un sacco di cose quando pensi che non ci sia piu' spazio per nulla.
Serendepico e' pensare di passare un Capodanno sottotono e passare tre giorni bellissimi con un'amica.
Serendepico e' scoprire che l'enologo di una delle tue cantine preferite in Toscana e' cilentano e mille altre storie.
Serendepico e' trovare la Tour Eiffel lungo la Pesciatina.
Serendepico e'ritrovarsi un amico che ti ha appena mandato un sms di auguri in cucina nel ristorante dove vai a passare la sera del 31 dicembre!



Serendepico e' una parola che non esiste, ma e' chiaramente legato al neologismo serendipita' (meglio nota come serendipity dall'omonimo film, a sua volta viene da Serendip, antico nome dello Sri Lanka) termine "indicante la sensazione che si prova quando si scopre una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra". Una sensazione che in qualche modo ha caratterizzato la mia vita negli ultimi mesi, e in particolare durante queste vacanze natalizie.Non volevo fare nulla per Capodanno ma poi con un'amica avevamo deciso di passare qualche giorno insieme: eravamo partite con un agriturismo in Maremma e siamo finite in un bellisismo B&B a Lucca, Al Porto di Lucca.

Ecco come sono andate le cose: arrivo il 30 e aspetto la mia amica in camera rilassandomi, appena arriva la costringo a metterci subito in moto per raggiungere degli amici...indovinate un po' dove ci aspettano, in un negozio di birra artigianale! Partiamo subito con la prima bevuta (una Weiss bresciana) e dopo una breve chiacchiera li salutiamo e facciamo una seconda tappa dal Ciccetta, ovvero alla Bottega delle cose buone, per un chiodino, un crostino e un saluto ad un altro amico conosciuto in una storica serata romana di parecchi anni fa e mai piu' rivisto. Dopo di che, affamate ci infiliamo in una trattoria senza storia e ci mangiamo l'immancabile zuppa e il baccala' con i ceci.

Il 31 inizia benissimo: colazione abbondante dolce-salata al B&B e gita col sole sulle colline lucchesi - ovviamente ci si perde ma la mia amica rifiuta di arrendersi al navigatore e non avevamo una mappa, meno male che c'e' l'iPhone - dirette alla Tenuta di Valgiano. Grazie alle mie influenti amicizie - ma soprattutto alla gentilezza di chi ci ha accolti - si avvera uno dei miei sogni enoici visto che i vini biodinamici della Tenuta sono tra i miei preferiti in assoluto: massimo rispetto della terra e della vite, grande e costante lavoro in vigna e quasi nullo in cantina - qui si pigia ancora con i piedi nei tini di legno, e niente menate sul legno nuovo rigorosamente dalla Francia - danno vita al Palistorti (assaggiata in anteprima l'annata 2011, moooolto interessante) e alla selezione Tenuta di Valgiano, stessa lavorazione e stessi vitigni ma da una vigna ancora piu' fortunata delle altre in quanto a esposizione.

Rinunciamo a malincuore ad un "pranzo da brivido" in ottima compagnia sulle colline lucchesi per visitare la chiesa di San Martino, mangiare qualcosa al volo in citta' e fare un po' di shopping musicale d'impulso in un negozio di dischi che pare uscito da un libro di Nick Hornby, prima di raggiungere la nostra destinazione per la sera: il Relais del Lago e in particolare il ristorante Serendepico, per salutare il 2011 con i piatti del giovanissimo chef Damiano Donati.

Ecco il menu della serata. Partiamo con un buonissimo benvenuto, la frittella di baccala' in foglia di shizo e agrumi (poesia) e la sfoglia di riso con battuto di carne cruda, insieme ai pani e grissini fatti in casa con le farine del Mulino Marino. Poi si comincia a fare sul serio con la buonissima Polenta 8 file croccante con stracchino e caviale Osetra. Segue l'unico piatto deludente della serata - proprio quello che mi incuriosiva di piu'! -  il Carciofo, timo al limone e bottarga. Va bene giocare sulle acidita' ma il sapore dell'aceto in cui era evidentemente stato sbollentato il carciofo (bello croccante, interessante) copriva tutto il resto: le foglioline di timo limone fresco riuscivano a fare capolino seolo se prese quasi da sole mentre la "bottarga" spolverata sul carciofo era in realta' in gran parte pane abbustolito e il tipico sapore forte del "salame di mare" non si sentiva per nulla. Peccato!

Interessante nel suo carattere eccessivo e opulento - anche se non bellissimo a vedersi - il Raviolo di cotechino e purea di castagna, un bell'abbinamento tra grassi (e zuccheri) quasi ton sur ton. Niente lenticchie, e speriamo che porti bene! Poi arriva il primo de pasta, uno dei piatti piu' buoni della serata - anche se pericolosissimo per le signore in ghingeri, meno male che io come al solito ho optato per un quasi total black! - lo Spaghettone Benedetto Cavalieri Aglio olio peperoncino su crema di caciucco. Buonoooo!
Molto elegante - visivamente e nei sapori - l'Astice blu, spinaci basilico e frutto della passione, che conferma l'ottimo abbinamento tra crostacei e frutta esotica.
Ma il piatto che ci ha veramente commosse - bis, bis!! - e' stato il Maialino da latte, radicchio tardivo e maionese all’acqua.
Cotenna croccante, carne succulenta e saporita che si scioglie in bocca, rapporto ideale tra coccia e ciccia, e l'accompagnamento minimalista e fat free del radicchio crudo e dell'eterea maionese all'acqua: chapeau.
Nel frattempo siamo passate dal buon Brut Donna Catherine (Pinot Nero in purezza spumantizzato) della cantina locale Fattoria di Montechiari ad un calice di rosso sempre della zona, di cui pero' non ricordo il nome.

Chiudiamo con un dessert un po' troppo dolce per i nostri gusti - eh, che ci vuoi fare a nessuna di noi due piacciono ne' i cachi ne' il cioccolato bianco... - i Cachi alla vaniglia, cioccolato bianco e curry, frolla sableè al pan di spezie (interessante la presenza del curry pero'!) e con un timing perfetto arriviamo alla mezzanotte!


Mentre dalle ville vicine si alzano i fuochi d'artificio con il loro gran casino, a noi viene consegnata una lanterna di carta da far volare in cielo con il nostro desiderio per il 2012. Dopo attimi di panico per capire l'esatto funzionamento senza andare a fuoco, usciamo all'esterno del bel relais e in quasisilenzio lasciamo andare le nostre lanterne e i nostri desideri. Sara' una cosa sempice, ma e' stata poetica al punto giusto e abbastanza alternativa. Tanto ormai abbiamo capito che 'sti lucchesi, soprattutto in collina, sono dei gran fricchettoni!


Rientriamo dentro per i brindisi di rito e per assaggiare l'ottimo Panettone dello Chef fatto con lievito madre da mosto d'uva e patate, poi da brave pettegole ci facciamo un po' di film sugli improbabili vicini di tavolo, salutiamo lo staff, lo chef e l'amico infiltrato in cucina (si, ma un po' di maialino per la colazione del giorno dopo ce lo poteva rimediare!) e torniamo a casa, non senza fare una foto alla miniTourEiffel (purtroppo non piu' illuminata) lungo la Pesciatina.

Il primo dell'anno scorre tranquillo, tra una tarda colazione in piazza, un buonissimo frate fritto, un (altro) po' di shopping nella bellissima Piazza dell'Anfiteatro, la visita alla Casa di Puccini e il tradizionale Concerto del Primo dell'Anno al Teatro del Giglio, anche questo irrituale e irriverente quanto basta... e per poco non rimaniamo chiuse dentro al teatro! Altra cena abbastanza deludente in centro citta' all'Osteria da Pasqualino Gubitosa - antipasti eccellenti, ma primi davvero scarsi a cominciare dalla cottura della pasta, e il cuoco e' siciliano!! - e poi si va a nanna.

Bye Bye 2011, Hello 2012.

4 commenti:

  1. Grazie della citazione Luciana, e fantastica intro in crescendo. I commenti "tecnici" te li ho già fatti su FB (:-P), ma qui voglio ribadire che sei stata davvero brava a descrivere una piacevolissima serata con ottimi piatti... quelle lanterne poi avevano un non so che di magico... chissà se quel desiderio... :-)
    Ancora auguri e complimenti,
    al prossimo sms/incontro fortuito!

    L'amico Lorenzo Linguini

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  2. Grazie Lorenzo, il nostro incontro e' stato provvidenziale se no addio braccialetto (tra l'altro) ;) A presto, e speriamo bene per i nostri desideri :)

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  3. Auguri di un ottimo anno, Luciana.
    Io per Capodanno sono stato nella splendida Paris! :)
    Enrico

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  4. Grazie Enrico e tanti auguri anche a te! Poi leggero' che hsi mangiato (e bevuto!)

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